Il Dipartimento di Giurisprudenza

Due erano le Facoltà attive nello Studium perugino nel Trecento: quella di Diritto e quella di Arti in genere, all’interno della quale si distinsero poi i corsi di Medicina, di Filosofia e di Logica.

Il palcoscenico più luminoso fu quello degli studi giuridici, che vide sfilare già nel solo Trecento maestri famosissimi. Tra i primi, il bolognese Iacopo da Belviso, le cui ‘letture’ richiamarono subito numerosi scolari in città, e Cino da Pistoia, ad un tempo sommo poeta e giurista, che introdusse a Perugia e in Italia il nuovo metodo del commento. Alle lezioni perugine di Cino si formò colui che sarà destinato a diventare il massimo giureconsulto del Medioevo: quel Bartolo da Sassoferrato, che a Perugia, Studium generale dal 1308, insegnòquasi tutta la vita fino alla precoce morte (1357). Con lui, il nuovo metodo di studio del diritto raggiunse le vette più alte. Alla sua scuola si formò l’altro grande luminare della scienza giuridica trecentesca, il perugino Baldo degli Ubaldi. Sulla scia di questa prestigiosa tradizione la Facoltà prima e il Dipartimento di Giurisprudenza oggi, mantengono alta la qualità dell’offerta formativa, aggiornandola alle esigenze contemporanee.

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È recente l’introduzione nel percorso formativo di corsi opzionali in lingua inglese, che spaziano dal diritto pubblico a quello privato internazionale; nonché delle innovative Cliniche Legali, laboratori di pratica forense che permettono agli studenti di dare concretezza pratica ai loro studi svolgendo attività di tirocinio in ambiti e progetti realizzati grazie ad accordi tra l’Università ed enti esterni. Altra imminente novità del Dipartimento di Giurisprudenza sarà il corso di Scrittura Legale, che consentirà agli studenti di educarsi ad una forma scritta corretta e adeguata al linguaggio giuridico, correggendo la tendenza attuale, che vede declinare gli standard culturali e stilistici dei laureati in giurisprudenza.

Quello di Giurisprudenza a Perugia è infine uno dei pochi Dipartimenti in Italia ancora rimasti ad accesso libero e non programmato. Il libero accesso non crea alcun problema di sovraffollamento o di disorganizzazione, restando sempre garantita agli studenti la possibilità di entrare in rapporto con docenti, ricercatori e personale tecnico e di fruire dei servizi bibliotecari ed informatici, in vista del regolare e soddisfacente compimento del percorso di studi.

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L’offerta formativa del Dipartimento di Giurisprudenza

L’offerta formativa del Dipartimento di Giurisprudenza di Perugia è duplice: il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza e il Corso in Funzionario Giudiziario ed Amministrativo.

1. Il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza ha una durata di cinque anni. Il percorso formativo si articola in ventiquattro esami, cui si aggiungono altre due attività formative per il conseguimento dell’idoneità nella conoscenza del linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera e per l’acquisizione di abilità informatiche e telematiche.

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L’attività didattica è articolata in semestri e si svolge da settembre a dicembre, quanto al primo semestre, e da febbraio a maggio, quanto al secondo semestre. Il calendario delle valutazioni di profitto è stabilito in modo da evitare ogni interferenza con il normale svolgimento dei corsi di lezione. Gli insegnamenti con dodici o più crediti sono impartiti in due semestri, con un unico esame finale, con eventualità di una prova intermedia facoltativa.

La Laurea Magistrale in Giurisprudenza costituisce requisito per l’ammissione alle scuole di specializzazione per le professioni legali, la cui frequenza è a sua volta necessaria per l’accesso al concorso in magistratura e titolo per il concorso da notaio e per l’abilitazione all’avvocatura, nonché per l’ammissione ai dottorati di ricerca in materie giuridiche. Il piano di studi del CdL Magistrale in Giurisprudenza è il seguente:


I anno

Storia ed Istituzioni di diritto romano

Diritto costituzionale

Istituzioni di diritto privato

Filosofia del diritto

Economia e Finanza pubblica

Linguaggio giuridico della lingua straniera

II anno

Diritto internazionale

Storia del diritto medievale e moderno

Diritto commerciale

Diritto del lavoro

Disciplina opzionale o a scelta

III anno

Diritto penale

Diritto civile

Diritto privato comparato

Diritto pubblico comparato e transnazionale

Diritto dell’Unione Europea

IV anno

Diritto amministrativo

Diritto processuale civile

Diritto processuale penale

Diritto romano

Informatica e Informatica giuridica

V anno

Sociologia giuridica/Logica e argomentazione

Diritto tributario

Diritto ecclesiastico e canonico

Diritto costituzionale avanzato

Disciplina opzionale o a scelta

Tirocinio

Tra le attività del percorso formativo è anche previsto, durante l’ultimo anno, un tirocinio da svolgersi presso enti pubblici e soggetti privati con i quali il Dipartimento intrattiene rapporti di collaborazione, che offre agli studenti una valida esperienza formativa e di orientamento post lauream.


Cliniche Legali

L’importanza di esperienze didattiche che coinvolgano attivamente lo studente di Giurisprudenza nella gestione di pratiche legali e in progetti di consulenza tecnico-forense ha fatto maturare l’idea di istituire all’interno del Dipartimento di Giurisprudenza le Cliniche Legali: laboratori che, sulla falsariga delle Legal Clinics americane, consentono allo studente di lavorare in gruppo e tradurre in pratica le conoscenze giuridiche teoriche, applicandole alla trattazione di casi pratici, discussi e risolti con la supervisione di esperti professionisti e dei docenti del Dipartimento.

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Corsi in lingua straniera

Nell’ottica di una sempre maggiore internazionalizzazione della didattica, il C.d.L. Magistrale in giurisprudenza offre alcuni dei suoi insegnamenti in lingua inglese e spagnola: accanto a moduli e seminari ad hoc, impartiti nell’ambito di taluni insegnamenti ufficiali (Diritto internazionale, Diritto dell’Unione Europea, Diritto privato comparato e Diritto pubblico comparato e transnazionale), sono stati recentemente istituiti gli insegnamenti di European Private Law, European Constitutional Law, Anglo-American Law e Advanced International Law.


Laboratorio di scrittura giuridica

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Il laboratorio di scrittura giuridica si propone di approfondire le metodologie e le tecniche della narrazione giuridica, con particolare attenzione ai “percorsi” della ricerca e alla redazione di atti e pareri. Si tratta di un validissimo mezzo, difficilmente reperibile in altri Dipartimenti di Giurisprudenza in Italia, attraverso cui gli studenti possono concretamente esercitare le proprie abilità di scrittura e di ragionamento logico-giuridico, acquisendo capacità fondamentali e approfondite di scrittura legale.

Discipline opzionali

Per il completamento del Corso di studio, lo studente deve infine sostenere esami relativi a materie a scelta, sempre previste nell’ambito dell’offerta formativa della Facoltà:


Discipline opzionali (II anno):

Diritto industriale

Diritto pubblico dei paesi islamici

Giustizia costituzionale

Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa

Scienza delle finanze

Contabilità di Stato

European Private Law

European Constitutional Law

Anglo-American Law

Advanced International Law

Discipline opzionali (V anno):

Giustizia penale esecutiva

Fondamenti di Scienza giuridica europea

Clinica legale 1

Clinica legale 2

Diritto penale dell’economia

Sociologia del diritto

2. Il Corso di Laurea triennale in Funzionario Giudiziario ed Amministrativo è articolato in quattro diversi curricula orientati verso i seguenti sbocchi occupazionali e professionali:

- Difesa, Interni e Finanza, per coloro che intendano lavorare presso le amministrazioni del settore;

- Pubblica Amministrazione, finalizzato alla formazione degli esperti legali nelle pubbliche amministrazioni;

- Consulente del lavoro, dedicato alla formazione di professionisti dell’area giuridico-economica;

- Operatore giuridico d’impresa, finalizzato alla formazione di giuristi d’impresa.

L’attività didattica è impartita attraverso percorsi di apprendimento in e-learning, ossia didattica on line. Ogni modulo didattico è composto da un numero variabile di unità didattiche, che possono essere erogate mediante video-lezione, ipertesto, ovvero testo statico accessibili dalla piattaforma. L’attività didattica si esplica anche attraverso aule virtuali e altri servizi accessibili dalla piattaforma, quali forum e test di gruppo.

L’attività didattica comprende anche un servizio di assistenza predisposto ed erogato:

- dal Manager Didattico, che ha il compito di fornire agli studenti:

   - supporto per l’orientamento in ingresso;

   - informazioni sul corso di studio (organizzazione, programmi, sistema dei crediti);

   - informazioni sui servizi didattici.

- dai Docenti Tutor, con i quali gli studenti interagiscono da casa per via telematica, su servizi specifici per ogni singolo insegnamento;

- dai Docenti Esaminatori, con i quali gli studenti sostengono presso la sede del Corso gli esami di profitto, secondo un calendario prefissato.

I Piani di studio dei quattro curricula sono i seguenti:


Difesa Interni e Finanza

I anno D

Storia del diritto medievale e moderno

Filosofia del diritto con modulo di informatica giuridica

Diritto privato

Diritto costituzionale

Economia e finanza pubblica

II anno

Diritto amministrativo

Diritto penale

Il lavoro alle dipendenze delle P.A.

Diritto dell’Unione Europea

Diritto processuale penale

Lingua Inglese

III anno

Diritto processuale civile

Sociologia generale

Disciplina a scelta

Tirocinio

Pubblica amministrazione

I anno

Diritto pubblico romano

Filosofia del diritto con modulo di informatica giuridica

Diritto privato

Diritto costituzionale

Economia e finanza pubblica

II anno

Diritto tributario

Diritto commerciale

Diritto dell’Unione Europea

Diritto penale

Il lavoro alle dipendenze delle P.A.

Diritto privato comparato

Diritto pubblico comparato e transnazionale

Lingua Inglese

III anno

Diritto processuale civile

Diritto amministrativo

Diritto regionale e degli enti locali

Disciplina a scelta

Tirocinio

 

Consulente del lavoro

I anno

Storia del diritto medievale e moderno

Filosofia del diritto con modulo di informatica giuridica

Diritto privato

Diritto costituzionale

Economia e finanza pubblica

II anno

Diritto commerciale

Diritto penale

Diritto dei rapporti di lavoro

Diritto dell’Unione Europea

Diritto processuale penale

Diritto privato comparato

Lingua Inglese

III anno

Diritto processuale civile

Diritto amministrativo

Disciplina a scelta

Tirocinio

Operatore giuridico d’impresa

I anno

Diritto pubblico romano

Filosofia del diritto con modulo di informatica giuridica

Diritto privato

Diritto costituzionale

Economia e finanza pubblica

II anno

Diritto tributario

Diritto commerciale

Diritto penale

Diritto dei rapporti di lavoro

Diritto dell’Unione Europea

Diritto privato comparato

Diritto pubblico comparato e transnazionale

Lingua Inglese

III anno

Diritto processuale civile

Diritto amministrativo

Disciplina a scelta

Tirocinio


Tirocini:per tutti i curricula, tra le attività obbligatorie sono previsti tirocini formativi e di orientamento, nonché stages e tirocini presso soggetti pubblici e privati.

Discipline opzionali: per il completamento del Corso di studio, lo studente deve sostenere esami relativi alle seguenti materie a scelta: Diritto di famiglia, Diritto penale dell’economia, Diritto pubblico dell’economia, Diritto del lavoro avanzato, Diritto bancario, Diritto privato delle biotecnologie.


La Biblioteca Giuridica Unificata

Ospitata nell’edificio del Dipartimento di Giurisprudenza, la Biblioteca Giuridica Unificata è aperta a studenti e docenti del Dipartimento e dell’Ateneo, come a chiunque abbia necessità di fare ricerche giuridiche e bibliografiche, in particolare avvocati, giudici e praticanti delle professioni forensi.

Dal 1986 nel suo patrimonio librario sono confluiti tutti i libri e le riviste appartenenti alle ex biblioteche degli Istituti di Diritto privato, di Diritto pubblico, di Storia del diritto e Filosofia del diritto della Facoltà di Giurisprudenza e dell’Istituto di Studi Giuridici della Facoltà di Scienze politiche. La Biblioteca ha, inoltre, accolto il materiale librario di preminente interesse per gli studi giuridici esistente presso la Biblioteca Centrale Universitaria. Ha acquisito altresì cospicue donazioni librarie nel corso degli ultimi anni. Dal 2003 è anche depositaria del Centro di documentazione sulla bioetica.

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Occupa una superficie di 2.070 mq, di cui 2.000 accessibili al pubblico, ed è distribuita su due piani. Il piano inferiore è riservato ai periodici, ai codici, alle enciclopedie e rassegne giuridiche, con gli uffici del personale addetto al settore. Il piano superiore, dal quale l’utenza accede, è destinato al materiale monografico, raccolto nella grande sala di consultazione, con il banco del Servizio prestito, informazione ed assistenza, il Servizio di documentazione giuridica, il locale guardaroba con oltre 150 armadietti, gli uffici della direzione, della amministrazione e del personale. Allo stesso piano si trova, inoltre, una sala lettura con una capienza di 100 posti a sedere. Altri 152 posti sono disseminati all’interno delle restanti sale di consultazione.

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L’ingresso della biblioteca è munito di un sistema antitaccheggio e l’accesso alle collezioni ed alla sala lettura è monitorato attraverso un sistema di controllo basato sulla lettura dei codici a barre dei tesserini degli utenti in entrata ed in uscita, tesserini che sono necessari anche per usufruire del servizio di prestito automatizzato.

 È una biblioteca interamente a scaffale aperto: il libero accesso ai libri permette infatti agli utenti di effettuare ricerche immediate, guidati dall’apposita segnaletica e dalle tavole sintetiche della classificazione adottata, apposte sulle scaffalature all’inizio di ogni classe. Lo schema di classificazione utilizzato dalla Biblioteca Giuridica è stato autonomamente elaborato dal personale della stessa e dai docenti e periodicamente aggiornato in ragione dell’evoluzione giuridica. Consta di 24 classi, corrispondenti ciascuna ad una materia, articolate a loro volta in sottoclassi.

Tutto il materiale librario (attualmente circa 100.000 monografie e 950 riviste, di cui 280 con abbonamento in corso) è interamente classificato e catalogato: può essere rintracciato, assieme ai titoli delle testate dei periodici, consultando il catalogo bibliografico collettivo d’Ateneo Aleph all’indirizzo http://www.biblioteche.unipg.it

Sono a disposizione degli utenti 6 postazioni informatiche, 2 riservate alla consultazione del catalogo 4 destinate alla navigazione in Internet da parte di utenti registrati. In biblioteca è comunque possibile per docenti e studenti collegarsi con il proprio personal computer alla rete wireless d’Ateneo.

In corrispondenza dei settori librari sono posizionate 6 fotocopiatrici self-service, munite di lettore di scheda magnetica che può essere acquistata e ricaricata nel distributore automatico. Una delle fotocopiatrici, collegata in rete a postazioni per la ricerca in Internet, consente agli utenti anche di stampare le ricerche effettuate, utilizzando la stessa tessera magnetica per le fotocopie.

Qualunque ulteriore informazione relativa ai servizi bibliotecari è reperibile al sito internet http://www.csb.unipg.it/index.php.

Il laboratorio di informatica giuridica

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Oggi si può leggere il giornale senza uscire di casa, si può comunicare attraverso le linee voip, è possibile accedere a cataloghi multimediali ed alle banche dati. È sufficiente un computer ed una rete telefonica o un sistema wireless per entrare nella c.d. biblioteca globale dove c’è di tutto, basta saperlo cercare. A differenza di quanto avveniva in passato, quando cioè la selezione della documentazione giuridica in formato digitale era prerogativa di pochi esperti di information retrieval, ora lo studente di diritto da una postazione informatica può acquisire gran parte della documentazione giuridica, in quanto con Internet è cresciuta un’editoria alternativa dinamica, svincolata dalle regole di localizzazione previste per quella tradizionale: le risorse informative sono accessibili a tempo di click, ovunque queste si trovino.

Per queste ragioni presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Perugia, già dagli anni ‘90, si sono tenuti Corsi di Informatica Giuridica su base volontaria, in aule attrezzate per la didattica informatizzata, e sono stati messi a disposizione degli studenti dei computer per la ricerca giuridica. Nel 1996 è stata predisposta la prima aula informatizzata e successivamente, nel 2002, a seguito del D.M. 509/1999, che ha previsto l’obbligo per gli studenti di Giurisprudenza di sostenere la prova di idoneità informatica, sono state realizzate le strutture definitive.

Oggi, il Laboratorio si estende su una superficie di circa 150 mq., 70 dei quali sono utilizzati per un’aula didattica che ospita 34 computer Pentium IV dotati di tecnologie standard e programmi didattici specifici; una sala studio di 40 mq. con 8 computer destinati alla consultazione delle banche dati giuridiche e altre due stanze, per un totale di 40 mq. riservate alle apparecchiature di rete, e agli uffici per il front-office. Oltre alle postazioni di lavoro fisse, il Laboratorio gestisce circa 250 punti di accesso ad Internet dislocati, oltre che nelle stanze dei docenti e negli uffici, anche in tutte le aule del Dipartimento, classi dotate anche di impianti per la video proiezione, in parte fissi ed in alcuni casi, portatili. Dal 2002 più di 5.000 studenti hanno frequentato i corsi di Informatica Giuridica tenutisi presso l’aula didattica informatizzata, studenti che oggi hanno anche una casella di posta dell’Ateneo e il servizio wi-fi presente in tutti i locali della Facoltà che permette loro di connettersi velocemente e comodamente.

Tra le altre attività del Laboratorio figurano la realizzazione della pagina Web del Dipartimento (http://giurisprudenza.unipg.it) con un continuo aggiornamento rispetto alle modifiche della didattica, ai bandi e concorsi indetti dall’Ateneo e dal Dipartimento e molto altro, nonché la gestione GISS/SOL per le prenotazioni online degli esami di profitto da parte degli studenti. Il Laboratorio cura la ricerca nelle banche-dati giuridiche, la gestione dei server, l’aggiornamento dei software, il monitoraggio degli accessi, l’orientamento studenti, il trattamento di testi, guide, notiziari e la predisposizione di sussidi didattici.

L’internazionalizzazione e il Programma Erasmus Plus

L’Erasmus è un’opportunità per lo studente per arricchire il proprio curriculum universitario, per approfondire la conoscenza di un’altra lingua, conoscere nuove realtà e ordinamenti giuridici, ma è anche e soprattutto occasione di scambio culturale, sociale e umano. Un’esperienza accademica e personale importante, che valorizza il percorso formativo dello studente.

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Il Programma Erasmus Plus è il nuovo programma per la formazione a livello europeo, che offre agli studenti iscritti ad un Istituto di Istruzione Superiore l’opportunità di svolgere un periodo di studi all’estero, compreso fra i 3 e i 12 mesi, con la possibilità di ricandidarsi fino ad una permanenza all’estero di 24 mesi complessivi nell’arco dei cinque anni di studio. Si garantisce la possibilità di seguire i corsi, di usufruire delle strutture universitarie estere e di ottenere il riconoscimento degli esami sostenuti in Erasmus, che rientrano così a tutti gli effetti a far parte del curriculum formativo dello studente.

L’Unione Europea fornisce una borsa di studio agli studenti che partecipano al Programma, borsa il cui ammontare va dai 200/300€ € al mese, a seconda del Paese di destinazione, aggiunti ad un contributo forfettario per il viaggio che varia da 350 € a 500 €. Un’integrazione alla borsa di studio può essere concessa inoltre dall’Agenzia per il diritto allo Studio (ADISU) che garantisce il diritto allo studio all’estero agli studenti meritevoli già idonei ad ottenere una Borsa di Studio presso l’Università di Perugia.

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Il Dipartimento di Giurisprudenza di Perugia dispone inoltre di un apposito ufficio Erasmus (http://giurisprudenza.unipg.it/index.php/erasmus) che si occupa di sostenere ed assistere gli studenti interessati a partecipare al programma Erasmus, nonché ad accogliere gli studenti stranieri che scelgono Perugia come luogo dove svolgere questa esperienza. Il Dipartimento di Giurisprudenza di Perugia intrattiene accordi Bilaterali Erasmus con le seguenti Università europee (accordi soggetti a variazioni a seconda degli anni accademici):

Spagna

Universidad de Alicante

Universidad Carlos III de Madrid

Università di Barcellona

Universidad de Valencia

Universidad de Jaén

Universidad de Vigo

Università Miguel Hernandez – Elche

Universidad de La Coruña

Universidad Pùblica de Navarra (Pamplona)

Francia

Université de droit, d’economie et de Sciences Aix-en-Provence

Université di Toulon et du Var

Université René Descartes – Paris V

Université Franche- Comte - Besançon

Malta

University of Malta – La Valletta

Grecia

Università Aristotelico Panepistimio Thessalonikis

Slovacchia

Univerzita Komenscheho V Bratislava

Germania

Westfälische Wilhelms-Universität Münster

Universität Passau

Georg-August-Universität Götting

Ludwig-Maximilians-Universität München

Turchia

Università Anadolu University

L’Università degli Studi di Perugia pubblica ogni anno nel proprio sito (http://www.unipg.it/internazionale) tra il mese di febbraio e quello di marzo un proprio bando, nel quale sono contenute tutte le informazioni e i termini temporali utili per poter presentare la propria candidatura e prendere parte al Programma.

La formazione post lauream e la ricerca

Particolarmente importante, se non essenziale, per un agile e proficuo accesso nel mondo del lavoro è usufruire di uno degli ulteriori percorsi formativi offerti nel periodo post lauream. Di seguito quelli che il Dipartimento di Giurisprudenza mette a disposizione dei suoi studenti.

La Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali

Il Dipartimento di Giurisprudenza ospita la Scuola di specializzazione per le professioni legali, che provvede a fornire le competenze di metodo ed i contenuti necessari per l’accesso alle professioni di avvocato, magistrato e notaio (http://giurisprudenza.unipg.it/index.php/ssple). La durata del corso è di due anni accademici ed è articolata in un primo anno comune ed un secondo anno distinto in relazione all’indirizzo prescelto: giudiziario (per la preparazione al concorso in magistratura); forense (per la preparazione all’esame di avvocato); notarile (per la preparazione al concorso notarile). Le lezioni si tengono presso il Dipartimento di Giurisprudenza e la frequenza alle attività didattiche della Scuola è obbligatoria.

L’accesso alla Scuola avviene previo superamento di un concorso di ammissione, che si svolge ogni anno nel mese di ottobre. L’attività didattica si articola in bimestri, al termine di ciascuno dei quali si svolge una verifica intermedia. I contenuti della didattica prevedono una fase di approfondimento teorico delle materie necessarie per l’accesso alla carriera giudiziaria, forense e notarile ed una di realizzazione di esperienze pratiche professionalizzanti.

Le esercitazioni comprendono la redazione di temi scritti, di atti giudiziari, di pareri, di atti notarili, lo studio analitico delle pronunzie giurisprudenziali e di come si perviene ad esse.

Gli allievi che frequentano il secondo anno della Scuola possono essere delegati direttamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario a svolgere le funzioni di Pubblico Ministero davanti al Giudice monocratico, sia nell’udienza dibattimentale dei procedimenti penali, sia nei procedimenti civili.

Le medesime funzioni possono essere svolte davanti al Giudice di pace
nell’udienza dibattimentale dei procedimenti penali.

Da qualche anno sono inoltre attive convenzioni con la Corte di Appello di Perugia, la Procura Generale presso la stessa Corte, i Tribunali e le Procure del distretto, in virtù delle quali gli specializzandi che conseguono una valutazione di ammissione alla Scuola pari ad almeno 40 punti possono optare per lo svolgimento dell’intero primo anno di corso (con esonero delle prove intermedie e finale) presso gli Uffici Giudiziari, salva la facoltà di frequentare i corsi della Scuola e di svolgere le relative prove.

Il diploma di specializzazione si consegue dopo il superamento di una verifica finale, consistente nello svolgimento di un tema, o di un parere, o di un atto giudiziario nelle materie, a scelta, del diritto civile, penale o amministrativo.

Il conseguimento del diploma di specializzazione dà diritto all’ammissione al concorso per uditore giudiziario. Il diploma, inoltre, è valutato ai fini del compimento del periodo di pratica per l’accesso alle professioni di avvocato e notaio per il periodo di un anno. Infine, il diploma costituisce titolo di preferenza sia per la nomina da parte del C.S.M. quale vice procuratore onorario, sia per la nomina, da parte del Ministro della Giustizia, quale giudice onorario di tribunale.

La scuola di dottorato

Tra i molteplici Corsi di Dottorato attivati presso l’Ateneo perugino il Laureato magistrale in Giurisprudenza ha la possibilità di accedere, a seguito del superamento di un concorso, al Dottorato in Scienze giuridiche.

Gli sbocchi professionali

La Laureain Giurisprudenza offre alla sua conclusione una molteplicità di strade da intraprendere. Le principali strade sono rappresentate dalle “classiche” professioni connesse al diritto: l’avvocatura, il notariato e la magistratura.

Per ciò che riguarda l’Avvocatura, l’accesso alla professione prevede una pratica di diciotto mesi attraverso l’iscrizione nel Registro Speciale dei praticanti, tenuto dal competente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

La pratica comporta la frequenza di uno studio legale nonché l’obbligo di partecipare ogni semestre ad un minimo di venti udienze, di cui rendere conto nel libretto di pratica. In sostituzione del primo anno di pratica, come già visto, è possibile frequentare i Corsi della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. La pratica non è tuttavia sufficiente, dal momento che l’iscrizione all’Albo è subordinato al superamento dell’ Esame di abilitazione: tale esame ha carattere sia teorico che pratico e si articola in tre prove scritte in tre giorni (pareri di Diritto civile, di Diritto penale e un atto giudiziario a scelta tra diritto civile, amministrativo o penale) e una prova orale (cinque materie, di cui una processuale, oltre alla “Deontologia professionale”).

Un particolare tipo di avvocatura è l’Avvocatura dello Stato,che consiste nella rappresentanza legale e nella difesa in giudizio delle amministrazioni statali, delle Regioni e di una serie di enti pubblici. Vi si accede tramite un concorso autonomo, con una decina di posti disponibili ogni due anni e con la richiesta di requisiti quali la laurea magistrale in Giurisprudenza ed una certa esperienza nel settore (ad es. essere avvocati iscritti all’albo da almeno un anno, essere magistrati o procuratori dello Stato da almeno due anni).

Altra strada che un laureato in Giurisprudenza può intraprendere è quella della Magistratura. Vi si accede tramite concorso pubblico, all’esito del quale si può scegliere la funzione di organo giudiziario giudicante (che opera come giudice nel Tribunali, Corte d’Assise, Corte d’Appello, Corte di Cassazione) ovvero requirente (Pubblici Ministeri). I requisiti per accedere al concorso richiedono all’aspirante una condotta incensurabile, estesa anche alla propria famiglia entro il I grado, la laurea magistrale in Giurisprudenza, un’età massima di 40 anni. L’esame non può essere sostenuto per più di tre volte e si compone di tre prove scritte e una prova orale, con una durata complessiva del concorso di circa un anno.

Abbandonata la tradizionale figura dell’«uditore giudiziario», la riforma del 2006 (art. 8) prevede che i vincitori del concorso siano nominati, con decreto ministeriale, «magistrati ordinari», chiamati a svolgere un periodo di tirocinio teorico-pratico della durata complessiva di diciotto mesi, all’esito del quale il C.S.M. sarà chiamato ad esprimere la valutazione relativa all’idoneità del magistrato rispetto al conferimento delle funzioni giudiziarie.

La terza delle professioni “classiche” è quella del Notariato, professione alla quale si accede tramite un concorso a numero programmato, dal momento che il numero e la residenza dei notai per ciascun distretto notarile (sono circa un centinaio) sono decretati dal Presidente della Repubblica secondo precisi criteri in base ad una tabella sottoposta a revisione ogni dieci anni. Il concorso si svolge a Roma per un numero di posti determinato di volta in volta dal Ministero della Giustizia e richiede requisiti tassativi per l’accesso: la laurea magistrale in Giurisprudenza, moralità e condotta incensurate, un’età massima di 50 anni, 18 mesi di pratica presso un notaio (con la possibilità di anticipare 6 di questi mesi nell’ultimo anno del Corso di Laurea). L’esame si articola in tre prove scritte teorico-pratiche ed una prova orale.

Oltre alla possibilità di accedere alle tre professioni appena descritte, la laurea in Giurisprudenza apre ad un vasta gamma di ulteriori carriere, spesso sconosciute o non considerate. Tra queste: il giurista d’impresa, tutte le professioni che attengono al settore pubblico, l’insegnamento nella Scuola Media Superiore, le carriere in polizia e nelle strutture militari, la carriera diplomatica e nelle organizzazioni internazionali.

Per ciò che riguarda il Giurista d’impresa, si tratta di una professione profondamente legata ai mutamenti dello scenario economico, che hanno interessato particolarmente l’assetto organizzativo delle aziende. Oggi le grandi aziende preferiscono supportare le scelte dirigenziali con competenze giuridiche capaci di rendere più proficue e sicure le strategie manageriali. Pertanto, laddove le dimensioni lo rendano economicamente conveniente, le aziende costituiscono spesso al loro interno un ufficio legale non solo per prevenire il contenzioso civile e districarsi nel campo della normativa fiscale e del risparmio, ma anche per evitare i rischi di una sanzione penale, resa ancor più temibile dalla tendenza espansiva dei reati che interessano l’attività di impresa.

Le abilità che si richiedono per questa qualifica professionale sono estremamente flessibili e duttili: il giurista dovrà capire in modo attendibile i rischi di antigiuridicità e illiceità connessi ad una certa scelta aziendale, dovendo quindi accostare alle tradizionali conoscenze giuridiche e professionali un’approfondita cognizione della realtà aziendale in cui opera e delle trasformazioni giuridiche che potrebbero interessare. Particolarmente importanti si rivelano in questo campo anche nozioni di economia e ragioneria, la conoscenza di una lingua straniera (ormai imprescindibile), oltre ad un’approfondita conoscenza del Diritto tributario, del Diritto del lavoro, del Diritto commerciale, del Diritto industriale e del Diritto valutario.

Perle professioni del settore pubblico si prevede una modalità di accesso tramite concorso pubblico: così per il Funzionario di amministrazione(carriera direttiva), per le professioni che hanno a che fare con leAmministrazioni centrali dello Stato, come i Ministeri, le Prefetture, gli Enti Pubblici Statali, le Università e gli altri Istituti di istruzione, gli Enti di Previdenza, gli Enti locali, le Camere di Commercio e molto altro. Della formazione, dell’aggiornamento, nonché del reclutamento di queste categorie professionali, si occupa la Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione, attiva a Perugia (la sede è presso la Villa Umbra di Pila). Alla Scuola si accede tramite un concorso, ai vincitori del quale viene assegnata una borsa di studio per partecipare al corso, della durata di due anni, e i partecipanti che si piazzeranno nelle posizioni migliori all’esame finale, andranno a ricoprire i ruoli dirigenziali presso le Amministrazioni Statali, gli Enti Pubblici non economici e le Università. Infine, con l’introduzione alla riforma universitaria, l’accesso alla dirigenza della Pubblica Amministrazione è consentita anche a coloro che abbiano conseguito la Laurea triennale, ma solo dopo aver trascorso cinque anni alle dipendenza della Pubblica Amministrazione; quest’ultimo requisito non sarà richiesto per coloro che abbiano conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza.

Per ciò che riguarda la carriera in Polizia e nelle altre strutture militari, le possibilità sono molteplici. Prima di tutto si può partecipare al concorso per Vice-Commissario della Polizia di Stato per il quale la Laurea in Giurisprudenza è requisito di partecipazione, unito a quello dell’idoneità psico-fisica e attitudinale; il concorso si svolge in due prove scritte e una orale, seguite, qualora si risultasse vincitori del concorso, da un Corso teorico-pratico di 9 mesi con un esame finale di conclusione. Un ulteriore concorso accessibile solo con la Laurea in Giurisprudenza è quello per Commissario della Polizia di Stato,che consiste ancora una volta in due prove scritte ed una orale, seguite da un Corso teorico-pratico della durata di 2 anni che si conclude con un esame. La Laurea di Giurisprudenza è inoltre requisito per i concorsi per Ufficiale di Guardia di Finanza e per Commissario presso l’Aeronautica Militare.

La Laurea di Giurisprudenza offre infine la possibilità di intraprendere la carriera diplomatica al servizio delle Rappresentanze Diplomatiche e Consolari accreditate dallo Stato presso i Governi stranieri e delle Organizzazioni Internazionali(ONU, OCSE, OIL e altre). L’accesso alla carriera diplomatica avviene tramite il superamento di un concorso pubblico bandito una sola volta l’anno, in cui vengono messi a disposizione dai 25 ai 30 posti. Per l’accesso alle Organizzazioni Internazionali le opzioni sono più varie: il percorso può prevedere concorsi, assunzioni a tempo determinato, tirocini.